SANDRO FOTI


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Romania

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I miei Viaggi: ROMANIA
Bucharest, Brasov.

Buna Divinaze
Viaggio di lavoro presso gli uffici di Romania


Al momento in cui scrivo sono stato in Romania 8 volte. La prima, nel 2003 per insegnare, a sei giovani ingegneri civili, alcune delle mie esperienze, per lo svolgimento del loro lavoro. Avendo avuto la possibilità di trascorrere molto tempo diviso in vari viaggi, ho potuto visitare, durante i fine settimana, molti musei, e andare a Brasov.
Bucharest è una capitale con ampi viali e sontuosi palazzi. Non così in tutte le vie laterali, ma Plata Romana con la sua statua della lupa di Romolo e Remo, piazza Unirii e Bulevardul Magheru sono fantastici.
Qui a sinistra alcuni colleghi di Fase1: George, Adrian, Catalin, il mio collega Alessandro, Cristinel, Anca, e la segretaria Mihaela, in basso Horatiu.
Il Palazzo del Parlamento (Palatul Parlamentului) che nacque da un progetto dell'ambizione di Ceausescu, attualmente è il palazzo più grande (in volume) al mondo, secondo solo al Pentagono (per superficie).
Inizialmente fu chiamato "Casa del Popolo". Ma per far posto al palazzo venne demolito un intero quartiere formato da graziose case con giardini e notevoli monumenti.
Il dittatore a giustificazione fece affermare che la zona, a seguito di un piccolo terremoto, era tutta da abbattere. Lavorarono alla costruzione circa 20000 operai e 400 architetti. Il palazzo ha collegamenti con la metropolitana ed è adesso sede del Parlamento. Il viale che da piazza Unirii porta al palazzo è molto ampio con strade a quattro corsie separate da un area a verde dove si susseguono giardini e fontane, viali, controviali, marciapiedi e piste ciclabili. La larghezza è maggiore (come richiesto da Ceausescu) agli Champ Elisee a Parigi.
E' possibile visitare il palazzo, ma all'ingresso bisogna oltrepassare dei rigidi controlli di sicurezza e successivamente si viene accompagnati da una guida.
L'interno, anche se tuttora non completato, è sontuoso per arredamenti, tendaggi, tappeti e dimensione delle stanze. E' possibile visitare solo una piccola parte in quanto molto dell'edificio è sede dei parlamentari, ma anche perché le dimensioni sono notevoli. La guida ci conduce tra corridoi con marmi intarsiati e stanze arredate in legno finemente cesellato. Si raggiunge un balcone. La giuda dice che Ceausescu non fece in tempo ad affacciarsi, in compenso, oltre ai attuali presidenti, la popolazione ebbe occasione di vedere Michel Jackson. Ma l'artista fece una grande gaff quando disse dal balcone "sono molto contento di stare qui a Budapest", creando non poca ilarità e risentimento nella popolazione.
Qui a sinistra altri colleghi di Fase2: Seduti da sinistra: Marius, Doru, io, Iulia, Adrian, e in piedi: Stefan, Mihai, e Calin.
La rivoluzione che portò alla caduta di Ceausescu è tuttora visibile in Calea Victoriei nei piani alti dei palazzi dove si vedono i buchi dei proiettili dei fucili.
Il mio albergo è proprio in Calea Victoriei. La via è ricca di storia con monumenti, musei, e palazzi di governo. Questa strada porta a Plata Revolutiei che è il centro di Bucarest. La piazza divenne il teatro dei principali avvenimenti politici della città e del paese.
L'aspetto della città, nei viali di Bulevardul Magheru e del centro, è da grande capitale europea. In molti incroci il semaforo è dotato di contasecondi numerici verdi e rossi, così da capire se si farà a tempo ad attraversare. Ho visto la polizia locale dare multe per infrazioni stradali anche a notte fonda. Il tasso alcolico permesso per guidare è ZERO e per pedalare in bicicletta è obbligatorio indossare il giubbino fosforescente.
La lingua rumena ricalca tuttora un latino rurale. Molte parole sono simili all'italiano è la storia dell'antica Roma viene studiata a scuola.
Sorprendente inoltre è stato per me partecipare alla Messa in lingua italiana in Bulevardul Magheru.
Occorre, come in molte città del Mondo, "stare attenti", ma direi senza esagerazione. A volte i tassisti allungano la strada o molto raramente, dei personaggi si spacciano per poliziotti, ma le raccomandazioni suggerite da tutti gli alberghi e i continui controlli della polizia, permettono di muoversi in assoluta sicurezza.
Mi è successo di fermare per strada un tassista che si è dichiarato "fuori servizio". Andava a prendere il figlio a scuola nei pressi del mio albergo. Visto che era tardi ho insistito che mi portasse comunque almeno vicino alla scuola. E quando siamo giunti sul luogo non voleva i miei soldi. Ho dovuto insistere perché li accettasse.

Brasov
Tra i monti Carpazi e la Transilvania.
Brasov è sui monti Carpazi a 170 chilometri da Bucarest. Per raggiungere la città ho preso un pulmino che percorre il tragitto in circa tre ore. Ho trovato posto per sedermi tra buste di plastica colme di ortaggi vari, ma è questa la Romania vera. Il centro storico conserva le sue origini medioevali. Si può raggiungere la sommità del monte Tampa a 960 metri con una funicolare. L'attrattiva storico culturale, ma sopratutto ambientale fanno di Brasov un importante polo turistico. Questa era la regione dei Daci prima dell'arrivo dei Romani. Dopo numerose invasioni turche e tartare, si costruirono delle mura creando così la più grande città della Transilvania. Le strade del centro storico sono chiuse al traffico e passeggiare tra i palazzi decorati e dipinti in tinte pastello è piacevole e paragonabile a una qualsiasi nostra città di montagna. Non a caso la città è gemellata con Aosta. La piazza Sfatului (piazza del Consiglio) pur mantenendo le caratteristiche di origine medioevale è stata oggetto di intervento urbano un po' discutibile. Al centro si innalza la poderosa Torre di Guardia.

Romania
Viaggio di lavoro in un paese latino nell'Europa dell'Est.


Arco di Trionfo


Horatiu durante il training

Un po' di storia...
Nel 1965 va al governo con un nuovo gruppo dirigente Nicolae Ceausescu. Per realizzare l'industrializzazione necessaria allo sviluppo economico del paese inizia una intensa attività diplomatica, ma negli anni settanta con la crisi petrolifera rende non utilizzabili a pieno i grandi complessi industriali, con conseguente abbassamento del tenore di vita. Nel contempo la prosecuzione di opere faraoniche porta il paese ad una economia sempre meno sostenibile. Negli anni settanta Ceausescu si lascia suggestionare dal modello di economia cinese. Conseguentemente porta ad accentrare il potere nelle mani del clan familiare, coinvolgendo la moglie Elena. La repressione violenta di minoranze etniche e religiose conduce ad un governo totalitario. Infine negli ultimi anni ottanta arriva il piano di eliminazione di interi quartieri per un progetto di riurbanizzazione folle e faraonico. Tutto giunge nel dicembre del 1989 ad una sanguinosa rivolta a Timisoara appoggiata anche dall'esercito. Il governo di Ceausescu crolla e viene abbandonato anche dai dirigenti del Cremlino. Un processo più o meno sommario, porta alla fucilazione di Nicolae ed Elena Ceausescu.
Molti ministri dopo la sparizione di Ceausescu si sono ripresentati nello scenario politico. A spiegazione, gli stessi hanno affermato di essere stati si nel vecchio governo Ceausescu però non essere mai stati d'accordo con la sua politica!

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