SANDRO FOTI


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Protezione Civile

RADIOAMATORI

La Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia.
Grazie alla cortese disponibilità di I2JSN Gianmaria Salvi (ARI-RE Milano).
Milano, sabato 24 Settembre 2005.


Visita alla Sala della Protezione Civile.


E' il giorno dopo la simulazione di intervento in caso di emergenza fatta a Milano. Siamo stati ricevuti dai tecnici e dai responsabili della sala che dopo un incontro nella sala riunioni, ci permettono di visitare la sala vera e propria.
La sala dispone di oltre duecento stazioni di monitoraggio remoto dei principali parametri fisici legati alla meteorologia e all'idrologia, in collegamento costante e in tempo reale con il Servizio Meteorologico Regionale Arpa della Lombardia e con la rete nazionale dei "centri funzionali" per il monitoraggio dei rischi, che consentono alla Sala Operativa di essere un presidio di avanguardia dei rischi naturali a cui è soggetto il territorio lombardo. Sui monitor che ricoprono tutta la parete scorrono così le informazioni meteo e le immagini delle telecamere sparse su tutta la Regione.
Un sofisticato sistema info-telematico è in grado di gestire ogni emergenza, con 24 postazioni di controllo, connesse via radio e via satellite alle sale operative degli Enti Locali e alle forze dell'ordine, Vigili del Fuoco e 118, con una protezione assoluta da blackout elettrico o da possibili cadute di linee telefoniche.
Fondamentale poi il collegamento in tempo reale con l'elicottero regionale Agusta A109, che con le sue sofisticate telecamere e attrezzature da ricognizione, anche notturna, consente ai funzionari della Sala
Operativa di Milano di osservare in diretta i luoghi di un eventuale emergenza, di ricercare persone scomparse nella neve o nei boschi e di avvistare incendi.
Ma ecco la Sala Radio dei Radioamatori.
I Radioamatori affiancano le Autorità in vari servizi sociali, specie nell'ambito della “Protezione Civile”. Se, per una calamità naturale, le telecomunicazioni in una località divengono carenti, degli operatori specializzati ad operare in situazioni di emergenza, intervengono immediatamente con squadre di volontari di pronto intervento dotati di mezzi in completa autonomia, anche dalle fonti di energia elettrica. Questi consentono i collegamenti con le Province lombarde, le Prefetture, i Comuni e con il Dipartimento di Protezione Civile in Roma.
I Radioamatori così creano delle reti di comunicazioni "alternative" di emergenza, che sono in grado di sostituire il sistema pubblico di telecomunicazioni.
Ogni Prefettura italiana è inoltre obbligata a disporre di una sala operativa pronta con antenne ed apparati Radioamatoriali sulle varie frequenze.

SOCCORSO IN MONTAGNA (di Valerio IW2HNN)
Racconto tratto da "NewsLetter della Sezione A.R.I. di Milano" - http://www.arimi.it

Come sapete sono un appassionato di montagna e durante il fine settimana, quando mi è possibile, effettuo qualche arrampicata.
Da buon Radioamatore, la radio nello zaino non manca mai e poi da lassù spesso e volentieri saltano fuori collegamenti interessanti dal punto di vista QRP (bassissima potenza emessa).
Premetto che non faccio parte della protezione civile e di conseguenza non sono informato sul modo di operare ne quanto meno a conoscenza dei loro sistemi di comunicazione.
Il fatto è successo domenica 16 Luglio in località Piancaccia sulla parete Nord del Monte Generoso.
Un ciclista è caduto per una quarantina di metri dal piccolo sentiero infilandosi tra due spuntoni di roccia.
Noi, nel transitare abbiamo notato la bicicletta e, dopo un attento sguardo, abbiamo scorto il malcapitato.
Impossibile chiamare soccorsi con rete GSM dei telefonini. (sono ancora molte le zone non coperte, sopratutto in montagna).
Prestato i primi soccorsi, il mio compagno di salita è un medico, riesco a chiamare soccorso via radio in VHF.
Ringrazio infinitamente IW2GPI Luca e IW1GJS Michele per avermi ascoltato ed aiutato.
Quindi siamo stati raggiunti dall’elisoccorso dell’ospedale S. Anna di Como in meno di dieci minuti con un intervento da manuale.
Il ciclista Franco C. di Saronno (VA) se la caverà, purtroppo, con una gamba rotta, ma un bel ricordo dei Radioamatori.
Valerio IW2HNN.

Uragano Katrina.

Quando un disastro come l'uragano Katrina colpisce molte delle normali linee di comunicazione, come ad esempio i telefoni cellulari, questi sono i momenti in cui arrivano i Radioamatori.
No, non è anacronistico! Provate a pensare a cosa si collegano i vostri cellulari. Sono collegati a dei ripetitori posti su colline o edifici molto alti.
Questi ripetitori sono alimentati da corrente elettrica. Avete visto le immagini in televisione del disastro. Secondo voi ci sarà stata la corrente elettrica?



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